Vedere o non vedere…questo è il problema?
In generale il primo elemento che emerge in maniera preponderante quasi sempre, quando qualcuno di inesperto si avvicina al non vedente, è la difficoltà ad utilizzare un linguaggio adeguato.
Sì perché le persone si fanno mille problemi sull’utilizzo del verbo “vedere”, ma poi non si pongono problemi a dare indicazioni tipo “devi andare di là”…
Le contraddizioni umane…
Facciamo una piccola disgressione sulla questione del verbo…
A te che stai leggendo questo articolo e che sei vedente dico con assoluta tranquillità e certezza che puoi usare questo verbo quando e quanto ti pare!!!!!!!!!!
Non farti problemi perché tu vedente associ questo verbo alla funzione dell’occhio ma in realtà lo usi anche nella sua accezione più ampia e simbolica!
Ricordati che chi non vede con gli occhi può vedere e anche bene in altri modi. Se dico ad un cieco “guarda che bella questa penna” posso porgliela e anche lui potrà osservarla esplorandola con le mani.
“Vedere” anche per noi ha un ampio significato ed è lo stesso per chi non è provvisto del senso correlato!
Amico non vedente se sei d’accordo con me condividi questo articolo con i tuoi amici e conoscenti vedenti e creiamo cultura!
Di qua o di là: come aiutare veramente il non vedente
L’aspetto che il buon vedente dovrebbe maggiormente curare è la comunicazione al di là del verbo incriminato!
Sì perché non c’è niente di più fastidioso per un non vedente (correggimi se sbaglio) di ricevere un informazione del tipo “la via che cerchi si trova di là” magari con tanto di gestualità annessa….
A quel punto probabilmente ti porresti una domanda: “meglio usare il bastone per prendere il vedente negli stinchi oppure far finta di aver capito e rivolgersi a qualcun altro?”. “La prima opzione meglio scartarla perché il mio istruttore mi ha ripetuto più volte che NON SI FA. Potrei sempre far finta di non ricordare questa piccola ed insignificante regola (il bastone non è un’arma) oppure aggrapparmi alla legittima difesa…
In fondo con un’indicazione di tal forma metti a rischio la mia vita”…una giustificazione un po’ tirata per i capelli…
Ok dai allora bravo non vedente puoi decidere di far finta che il bravo vedente ti abbia dato un’informazione utilissima e rivolgerti a qualcun altro, sempre che il secondo sia meglio del primo…
Oppure per i più irriducibili c’è la possibilità di cercare di spiegare al buon vedente, “guardi mi dica se nella direzione in cui sto andando sono nella via giusta!?”
Vabbè a te la scelta!
Intanto però facciamo informazione, perché ti assicuro che non è per nulla scontata la comunicazione!
Quindi buon vedente utilizza indicazioni precise riferite al buon non vedente che ti chiede indicazioni/aiuto come “la via Pincopallo la trovi se prosegui verso la tua destra” “poco più avanti troverai il semaforo che stai cercando”.
Ti metto qui anche il collegamento ad un canale YouTube gestito da Studio In in collaborazione con l’Unione Ciechi ed Ipovedenti di Pordenone. Questo canale ha lo scopo di fare informazione proprio su come aiutare il non vedente!
Come accompagnare una persona con disabilità visive
Ascoltare e osservare: la chiave per un aiuto efficace
Caro buon vedente mettiti in ascolto perché a volte il buon non vedente ti chiede un’informazione e tu glie ne dai un’altra! Oppure dai per scontato che abbia bisogno d’aiuto quando sta invece riflettendo per prendere una decisione ed il tuo intervento può essere disturbante.
Non fraintendermi buon vedente, il tuo aiuto serve, serve avere intorno persone attente! Ma essere persone attente a volte può voler dire proprio non intervenire! Ascolta, osserva, sii discreto perché il buon non vedente che vuoi aiutare è una persona pensante in grado di esprimere un bisogno ma anche libera di non accettare un aiuto.
Libera, non per forza una persona da spingere da qualche parte e trasportare come un pacco!
Tre indicazioni da ricordare sempre
- Buon vedente puoi usare liberamente il verbo VEDERE in tutte le sue accezioni!
- Buon vedente ascolta e osserva = riconosci la libertà dell’altro per aiutare veramente il non vedente
- Buon non vedente sopporta l’eccessiva magnanimità o imprecisione di alcuni perché comunque, dietro ad un tentativo di aiuto c’è una persona che veramente vorrebbe darlo questo aiuto anche se non gli riesce tanto bene…