Il senso di autoefficacia in parole semplici è quella sensazione di sapercela fare anche senza necessariamente mettere in pratica quella competenza specifica.
Anche se ovviamente il senso di autoefficacia diminuisce proporzionalmente al diminuire di occasioni di esperienza. Ovvero più tempo si passa in situazione di inattività più ci si sentirà insicuri e quindi meno capaci di…
Un’esperienza personale
Allora cerchiamo di capire quanto è sviluppato in noi questo “senso” che è importante per tutti, per qualsiasi persona, con disabilità o meno.
Nella mia settimana lavorativa, per tre giorni, lavoro presso un CDD. Per chi non conosce queste sigle che cambiano spesso ma non nel significato, CDD sta per Centro Diurno Disabili. In questo centro vengono durante il giorno, dalle 9.00 alle 16.00, delle persone adulte con una disabilità piuttosto grave. Si tratta di persone che hanno un’età mentale tra i 3 mesi e i 2 anni.
Perché ti parlo di questa parte della mia vita? Perché, anche se può sembrare a qualcuno assurdo, anche loro hanno bisogno di questo senso di autoefficacia. È un senso di vitale importanza che ti fa sentire perlappunto vivo.
Alcuni di loro sono talmente “compromessi” che ci fanno dubitare del fatto che possano sentirsi in qualche modo efficaci. Ma il mistero della vita è talmente grande che io non credo di potermi arrogare il diritto di sapere che per qualcuno di loro non sia importante l’autoefficacia.
Semplici gesti
Per farti un esempio concreto mi è capitato, stando accanto ad una di queste persone che vedo nei miei tre giorni di lavoro lì, di assecondare un semplice movimento che questa persona era in grado di fare. Da questa iniziale osservazione, vedendo soprattutto le espressioni soddisfatte di Francesco (non inventato) nell’eseguire quel singolo movimento, ho iniziato a cercare di dargli un obiettivo.
Ok vediamo se mettendogli un oggetto vicino succede qualcosa… così ha cominciato a far cadere gli oggetti che gli proponevo e con grande sua personale soddisfazione. Quando mi mettevo vicino cercava di raggiungermi con la mano. Anche in questo caso la soddisfazione di entrambi era molto elevata.
A questo punto il suo gesto mi dimostrava quanto è importante per ognuno il sentirsi capace, il poter fare una cosa anche molto semplice con una propria intenzionalità e sapendo di potercela fare.
Ora tocca a te
Ora ti chiedo quanto è sviluppato in te il senso di autoefficacia? In quali e quante cose ti senti capace?
Prova a farne un elenco concreto!
Indipendentemente dal numero e dalla qualità delle attività, quello che mi sento di dirti è che molto probabilmente potresti coltivare in te ancora altre competenze che ti aiutino a costruire queste “senso”.
Ma come?
Valore
Prima di tutto dai valore ad ogni aspetto della tua vita, rifletti ancora e prova a vedere se non sia il caso di aggiungere ancora qualcosa al tuo elenco.
Inizia dal valorizzare ogni piccolo aspetto della tua vita, da quando ti svegli la mattina: hai impostato tu la sveglia? Hai deciso tu a che ora svegliarti? Come spegni la sveglia? Quando ti alzi quali e quanti gesti fai in autonomia? Cerchi le ciabatte? Le infili? Ecc… Sono tutti gesti che a volte diamo per scontati ma che, per non vede, non lo sono affatto!
Lo so che può sembrare assurdo fare questa analisi dettagliata, ma penso sia necessaria. Solo cominciando a realizzare, a contare veramente ciò di cui siamo capaci possiamo cominciare a renderci conto che siamo molto di più di quello che pensiamo.
Hai individuato in quante cose sei “capace di”?
Adesso non sminuire queste tue competenze perché devi ricordarti che non sono scontate! Con questa sensazione di soddisfazione verso se stessi il mondo assume connotati differenti… ecco che il tuo senso di autoefficacia aumenta come aumenteranno le tue competenze perché ti sentirai pronto ad affrontare nuovi passi.
Verso una sempre maggiore autonomia
Ecco in che modo questo senso influenza la vita di tutti, anche per il corso di orientamento e mobilità diventa fondamentale accrescere o recuperare il senso di autoefficacia. Perché quando potrai incominciare o ricominciare ad andare a comprare il pane, a bere un caffè al bar da solo potrai ritrovare in queste “semplici” azioni un SE’ capace di…
Ricordati sempre che PUOI FARE!
Da bambino
Anche il bambino necessita di costruirsi un’identità di persona competente ma è evidente che, inizialmente, dovrà scontrarsi anche con tanti insuccessi. Ecco che il ruolo genitoriale diventa fondamentale nell’osservare e mettere in evidenza tutto ciò che il figlio riesce a fare di giorno in giorno, ogni piccola conquista è importante!
Valorizzala non solo per tuo figlio ma anche per te stesso! Quando il bambino ha una disabilità le difficoltà sembrano e sono molte e rischiano di abbattere anche il genitore più ottimista. Non mollare e osserva tuo figlio più da vicino, sono certa che troverai i suoi successi!
Non ti fermare all’osservazione ma stimola in lui/lei l’iniziativa, perché possa imparare a muoversi in maniera sempre più sicura…questa sicurezza lo aiuterà nel suo sentirsi capace.
Richiedi una consulenza telefonica per farti aiutare nell’accrescere il senso di efficacia di tuo figlio, oppure se ritieni di aver bisogno di un confronto più costante e di persona attiva un percorso di sostegno presso Spazio Ares, ti incontrerò molto volentieri.