Cosa deve sapere una persona con disabilità visiva prima di prendere un cane guida?
Qual è la funzione del cane guida?
Il cane guida è per definizione un ausilio primario per la mobilità autonoma delle persone con disabilità visiva. Il suo compito è quello di evitare gli ostacoli che si presentano lungo i percorsi mantenendo un atteggiamento sicuro ed equilibrato in ogni situazione.
È inoltre, un ottimo veicolo per l’interazione sociale e un compagno, fedele, nelle attività quotidiane.
Tutti i cani possono diventare cani guida?
Non tutti i cani possono diventare cani guida per persone con disabilità visiva, essi devono, necessariamente, avere delle caratteristiche fisiche e caratteriali specifiche.
È opportuno che il cane sia di taglia media perché deve poter effettuare una trazione sufficientemente idonea nei confronti del conduttore occupando uno spazio congruo in ogni luogo ed in ogni itinerario percorso da entrambi.
I primi mesi di vita sono fondamentali per il cane, poiché esso apprende da tutto ciò che lo circonda, quindi il contesto ambientale e sociale in cui nasce e cresce è importantissimo per la formazione del “carattere”, tenendo sempre conto della componente genetica.
Si può affermare quindi che Il carattere del cane si forma a seconda:
- della razza
- dell’indole
- del temperamento
- dell’attitudine naturale
- dal contesto sociale – ambientale in cui cresce.
Un carattere equilibrato si ha quando è stata garantita l’omeostasi emozionale (stato di benessere psicofisico costante – cane né aggressivo né remissivo).
Dopo una corretta socializzazione, quando il cane diventerà un “giovane adulto” (12 mesi circa), sarà in grado di interagire correttamente con l’ambiente che lo circonda e pronto per intraprendere un programma di addestramento che durerà circa sei mesi.
Quali competenze bisogna avere per richiedere un cane guida?
Molto spesso, nell’immaginario comune, si pensa che tutte le persone con disabilità visiva prima o poi dovranno avere un cane guida, come se fosse una tappa obbligata, come se la stessa disabilità presupponesse il possesso di tale ausilio. Sovente si sente dire “Prendi un cane guida, così ti porterà dove desideri”, come se affidandosi totalmente al cane, si potessero risolvere tutti i problemi di mobilità autonoma. Purtroppo, la cosa non è così semplice!
Decidere di prendere un cane guida è una scelta impegnativa, che richiede una lunga riflessione da parte della persona con disabilità visiva e non tutti sono idonei ad averne uno.
Cosa vuol dire avere l’idoneità, quali sono i requisiti per poter avere un a cane guida?
Sicuramente tra i primi requisiti vi sono la consapevolezza e la capacità di potersi prendere cura di un altro essere vivente sotto ogni aspetto: il cane guida è prima di ogni altra cosa un cane.
Esso, necessita che gli vengano garantiti:
- il soddisfacimento dei propri bisogni primari
- delle ore dedicate al gioco, dei momenti di coccole e attenzioni
- cure igienico sanitarie giornaliere
- controlli periodici dal veterinario
Anche, attraverso tutte le azioni sopra elencate si crea un rapporto di feeling: è fondamentale comprendere che per lui il conduttore dovrà essere un leader, un riferimento, un rifugio che gli trasmetta sicurezza.
Bisogna quindi essere in grado di gestirlo in tutte quelle condizioni che non riguardano solo l’aspetto della “guida” perché solo garantendogli un costante benessere psicofisico potrà svolgere in modo ottimale il proprio ruolo di guida.
Altri requisiti fondamentali sono l’orientamento e la mobilità.
In ogni itinerario che si effettua con il proprio cane guida, nonostante egli sia capace di memorizzare i percorsi abituali, il conduttore deve sempre essere in grado di orientarsi nello spazio, calcolando la propria posizione e il percorso da effettuare per raggiungere la meta prefissata, questo per garantire una maggiore sicurezza nella guida. È impensabile affidare esclusivamente al cane la responsabilità e la conoscenza dei percorsi da fare.
Per tale ragione, prima di fare domanda per richiedere un cane guida, è consigliabile e spesso essenziale svolgere un corso di orientamento e mobilità con un istruttore qualificato.
Puoi individuare il tecnico più vicino a te consultando il sito dell’associazione nazionale ANIOMAP www.aniomap.it
Grazie al training di OM si ha l’opportunità di imparare ad utilizzare nel migliore dei modi tutti i sensi residui, elaborando le informazioni che l’ambiente circostante offre, permettendo l’acquisizione di punti riferimento utili ai fini dell’orientamento spaziale e rendendo più sicura la propria mobilità. Il tutto avvalendosi dell’ausilio del bastone bianco, e delle sue tecniche d’uso.
È importante sapere che la deambulazione con un cane guida è sicuramente più fluida rispetto a quella con un bastone bianco e perciò, spesso, più celere.
Tutto ciò anche se da una parte può essere visto come una condizione favorevole, dall’altra bisogna tenere in considerazione che, inevitabilmente, l’acquisizione dei punti di riferimento tattili viene drasticamente ridotta. Il canale uditivo diventa quindi uno dei principali sensi attraverso il quale si ricevono e si elaborano i feedback esterni e anche i tempi di elaborazione di questi feedback si riducono notevolmente.
Una corretta postura, sia in statica che in dinamica, è indispensabile per una guida sicura e fluida, infatti, il cane guida, riceve molte informazioni attraverso il corpo del guidatore. Durante il corso di consegna ed affiancamento ogni istruttore qualificato insegna la comprensione e la comunicazione corporea del cane, anche, attraverso il finimento guida (pettorina identificativa che indossa un cane guida) e il guinzaglio, ricordando di mantenere sempre elevata la concentrazione durante la deambulazione.
A chi mi devo rivolgere per avere un cane guida? Dove trovo un cane per ciechi?
In Italia esistono diverse scuole di addestramento dove fare la richiesta ma ci sono anche dei percorsi alternativi, ci si può rivolgere ad addestratori cani guida che svolgono tale attività da liberi professionisti. La cosa importate è sempre quella di accertarsi che abbiano le competenze tecniche per poter soddisfare tale richiesta (essere dei buoni cinofili non è sufficiente, è necessario avere delle competenze specifiche in ambito tiflologico).
Se vuoi rivolgerti ad un addestratore professionista contatta
Francesco De Domenico – Istruttore cani guida, orientamento, mobilità e autonomia personale (Trieste – francesco.dedomenico@aniomap.it
Segue il video realizzato da Francesco De Domenico in collaborazione con ANIOMAP
Si ringrazia per l’articolo Francesco De Domenico – Istruttore Cani Guida, orientamento, mobilità e autonomia personale