UN CANE GUIDA ci racconta ….
Sono Jack, un labrador di sei anni, addestrato come cane per non vedenti e da quattro anni vivo con Massimo, l’essere umano a cui ho deciso di restare fedele e che rende la mia esistenza quanto di meglio io potessi avere!
Non so se sapete che per me è molto importante avere un padrone (anche se questa parola non mi piace troppo!!) un essere umano con cui vivo e a cui riservo tutta la mia fedeltà, le coccole affettuose, qualche marachella, una buona dose di allegria e di solarità che fanno ormai parte di questo nostro stare insieme. Anche se, non vi nascondo, il mio compagno di vita è molto sensibile e piange di frequente, ma spesso non è per tristezza ma per gioia e il bello è che quando sta per piangere io me ne accorgo sempre in anticipo e cerco di consolarlo … ma non sempre ci riesco!
La mia e la sua esistenza contengono parecchi ingredienti, molto diversi fra loro, ma molto utili sia alla mia vita che a quella del mio padrone ed è per questo che le nostre giornate scorrono in tranquillità e con la buona soddisfazione di entrambi.
Come camminiamo insieme io e il mio padrone
Quando camminiamo insieme ed io indosso la guida, faccio quello che mi è stato insegnato, cioè riesco ad accompagnare Massimo riparandolo da ostacoli e buche e pericoli, gli segnalo la presenza degli scalini e quella di scale più o meno lunghe, strisce pedonali, scale mobili, ascensori, ecc.ecc.. Noi viaggiamo sugli autobus, sui treni, sulla tranvia e spesso a piedi in tanti luoghi molto diversi fra loro. Quello che a me importa, è comunque stare in compagnia di Massimo, in ogni dove.
Diciamo che una delle mie caratteristiche principali è che quando vedo, in un qualunque luogo, una pallina, la tentazione di andare a giocare è davvero forte … e Massimo, che lo sa, cerca di allontanarmi da questa grande distrazione. Quando, invece, capita che ci sia impossibile proseguire cerco di fermarlo per impedirgli di mettersi nei guai e di frequente lui mi capisce, si ferma, e se può cambia strada. Più il tempo passa e più facile è capirsi e camminare sempre meglio e sempre più in sicurezza.
Ovviamente io sono un cane come tutti e per noi cani è molto importante avere, durante l’arco della giornata, del tempo per correre, per giocare, per mangiare, per dormire, per rilassarsi … e il mio caro Massimo rispetta con precisione queste mie necessità.
Spesso succede che nel nostro andare incontriamo persone e cose e situazioni le più disparate e più sotto vorrei ricordare a tutti coloro che c’incontrano che quando io ho la guida e Massimo è attaccato a me, noi siamo una “società per azioni di sicurezza” e che ci sarebbe davvero utile se, chi ci incontra, rispettasse alcune semplici regole che riassumono il rispetto per quello che, noi due insieme stiamo facendo, e che facilitano il movimento di entrambi.
Ciascuno di noi, sia canino o umano, ha le sue caratteristiche e le sue necessità, Massimo, per esempio, ha bisogno, praticamente tutte le settimane, di partecipare a riunioni decisamente barbose … e a volte anche parecchio lunghe … ma io aspetto, magari sospirando, sotto la sua sedia, perché sono certo che prima o poi, torneremo a casa e sarà il mio turno di gioco con la pallina!
Così come, spesso, mi porta con se quando va al mare e per me correre sulla spiaggia è una vera pacchia! Quando riesco faccio sempre il bagno … anche d’inverno … perché anche l’acqua è uno dei miei giochi preferiti! Anche se Massimo per mezz’ora brontola perché dopo mi deve asciugare!!!!
La mia vita è proprio piena e non potrei chiedere di meglio: ho trovato il mio più caro amico e posso essere utile alla sua indipendenza e alla sua autonomia: la più bella e produttiva società per azioni!
Le regole di un cane per non vedenti: quando mi incontri…
A tutti voi che ci incontrate quando siamo in movimento, vorrei ricordare:
- Sono riconoscibile perché ho una pettorina con una maniglia sulla schiena, detta “GUIDA”, la persona non vedente che accompagno l’afferra e può seguirmi: io divento così il suo indispensabile ausilio negli spostamenti.
- se vuoi accarezzarmi e chiedere di me, chiedi prima al mio padrone che si fermerà e potrà soddisfare la tua curiosità
- non avere paura di me, non sono aggressivo e non trasmetto malattie
- Mentre camminiamo non chiamarmi e soprattutto non farmi vedere il cibo perché per me questo è una forte distrazione.
- Quando ti fermi per dare una indicazione al mio padrone, non tirarmi per il guinzaglio o per il collare.
- Non lasciare il tuo cane sciolto e libero nelle mie vicinanze quando accompagno il mio padrone.
- Aiutaci a trovare un posto comodo all’ interno dei mezzi pubblici. (noi non abbiamo l’obbligo di pagare biglietto o sovrattassa: comma aggiunto dall’art. 1, L. 25 agosto 1988, n. 376 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 agosto 1988, n. 204)
- Sappi che esiste una legge che mi consente di entrare, insieme al mio padrone, in ogni luogo pubblico, perché non sono solo un cane, ma un ausilio per la mobilità del disabile visivo (Legge n.37/1974 e n.3736/1968 del 19/01/2006)
- Quando sei alla guida e mi vedi che attraverso, fermati a una distanza sufficiente per non spaventarmi
- Sono un cane pulito e sporco nei luoghi adeguati e il mio padrone risulta esonerato dalla raccolta obbligatoria dei miei bisogni anche se, nonostante ciò, molto spesso li raccoglie.
- Non ostacolare il mio passaggio sulle rampe, ricorda che macchine, motorini o biciclette parcheggiati sui marciapiedi o in presenza di strisce pedonali, costituiscono un ostacolo insormontabile per il mio padrone.
Si ringrazia per l’articolo Laura Corsi – Istruttore orientamento e mobilità