Il Problem solving viene nominato in orientamento e mobilità, ti basta andare a vedere sul sito ANIOMAP per trovare il percorso verso l’autonomia passa attraverso il problem solving.
Cerando la definizione sul dizionario ho trovato quanto segue: complesso delle tecniche e delle metodologie necessarie all’analisi di una situazione problematica allo scopo di individuare e mettere in atto la soluzione migliore.
Nella modalità di insegnamento delle tecniche in orientamento e mobilità non si può a mio avviso prescindere dal Problem Solviing.
Ora ti spiegherò bene di cosa si tratta e dell’importanza che ha nel percorso verso l’autonomia.
Quando le cose ci “piovono dal cielo”
Vorrei farti un esempio concreto che forse può aiutarti a comprendere al meglio questo tipo di approccio.
Prova a pensare alla tua esperienza e a quando hai commesso degli errori… sicuramente te li ricordi e, insieme alle emozioni tipiche di quando sbagliamo (rabbia, insoddisfazione e altro) certamente penserai che quel tipo di errore non lo vorrai più commettere e ti verrà anche da pensare a tutte le soluzioni possibili per evitare quell’errore.
Un altro esempio: prova ad immaginare di avere bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, anche un semplice bicchiere d’acqua e che, nel momento stesso in cui l’hai pensato si materializzi tra le tue mani così che tu possa immediatamente soddisfare il tuo bisogno. Certo saresti contento di questo immediato piacere ma, probabilmente, ripensando alla tua giornata, dopo qualche ora, non ti ricorderesti di quel bisogno che avevi perché non hai neanche avuto il tempo di pensarci ed era già stato soddisfatto. Soprattutto non avresti capito nulla del processo che ti ha portato alla soddisfazione del bisogno e non sapresti come poter realizzare quel bisogno visto che ti è “piovuto dal cielo”.
La soluzione è la tua soluzione
Ecco cos’è il problem solving concretamente: riuscire ad individuare le strategie per la soddisfazione dei propri bisogni confrontandosi ed affrontando situazioni problematiche.
Ecco il motivo per cui in orientamento e mobilità la modalità di insegnamento attraverso l’utilizzo di situazioni problematiche è fondamentale. Lo è nella misura in cui tu voglia effettivamente appropriarti di spazi di autonomia!
A volte, durante la lezione, mi sembra di essere percepita dal mio allievo, come un po’ crudele perché sempre o quasi lascio che commetta errori, che viva la situazione di non sapere cosa fare. Quando il mio studente si trova in queste situazioni, soprattutto all’inizio del percorso, mi sento inizialmente un po’ in colpa perché so che, anche se la modalità è già stata chiarita, non è bello sentirsi in parte la causa di un disagio. Sì perché a volte non solo lascio commettere errori ma creo appositamente situazioni problematiche…
A questo punto penserai che sono proprio senza cuore… In realtà è il contrario e ne sono veramente convinta. Non consentire errori e prevenire situazioni problematiche non ti consentirebbe di iniziare il tuo personale percorso verso l’autonomia. Perché nella vita le difficoltà ci sono sempre, perché io non posso pensare di farti diventare uno studente modello (quello che non sbaglia mai, quello che conosce alla perfezione tutte le tecniche), ma una persona nel mondo che vive, sperimenta e che, quando io non ci sono, possa affrontare le situazioni con le sue risorse.
CI SONO PER TE OGGI PER NON ESSERCI DOMANI
Come potrei mantenere questo mio obiettivo servendoti le soluzioni su di un piatto d’argento? E quando ti troverai ad uscire da solo e vivrai lo smarrimento di non capire se hai svoltato l’angolo oppure no? E io non ci sarò e non potrò quindi darti la risposta, che farai? Ti metterai ad aspettare che qualcuno ti dica dove sei? Non voglio che sia così e tu?
Sono fermamente convinta che si possa di più!
Utilizzare il problem solving è fondamentale per ognuno ed esercitare questa competenza può fare la differenza!
Per questo insisto sempre su questo aspetto ed ogni tanto lascio la persona letteralmente sbattere la testa.
Se non sei pronto a questo forse non è il momento per te di affrontare il tuo percorso verso l’autonomia. Prova ad aspettare e a chiederti cosa vuoi veramente. Io mi rendo conto che quello che ti chiedo è difficile, lo è per tutti, ma lo è ancora di più per chi non vede perché ogni giorno è una sfida, ogni piccola “operazione” richiede concentrazione.
E allora gioca la tua mossa! Scegli la tua strada!
Io ti aspetto!